Aumenta il peso del Fisco sui Pannelli Fotovoltaici nel 2013

Sorpresa amara con l'arrivo del 2013 per i possessori di impianti fotovoltaici. Già si è dovuto combattere con l'abbassamento delle tariffe incentivanti del quinto conto energia, ora ci si mette anche il fisco.

 Il nuovo conto energia (decreto ministeriale 5 luglio 2012, pubblicato in G.U.num 159 del 10 luglio 2012) valorizza infatti l'energia prodotta dagli impianti con due diversi incentivi: il premio per l'autoconsumo (energia consumata in sito), che viene applicato a tutta l'energia prodotta e consumata sul posto e la tariffa omnicomprensiva, che vale per tutti i kilowattora non consumati "sul posto e al momento", ma immessi nella rete elettrica.

L'Agenzia delle Entrate ha chiarito di recente che il premio per l'autoconsumo non è soggetto a tassazione, ma la tariffa onnicomprensiva va considerata reddito diverso, e pertanto deve essere dichiarata nel 730 e assoggettata all'imposta sul reddito (Irpef).

Non ci sono novità rispetto ai vecchi conti energia, anche prima si doveva dichiarare sul 730.In realtà però c'è una differenza. Una volta, per il meccanismo dello scambio sul posto, che considera la rete come una sorta di batteria virtuale, erano considerati autoconsumo anche i kWh consumati di sera o nei giorni di pioggia - quando il fotovoltaico non funzionava - se compensati dai kWh prodotti, e non utilizzati, quando il sole splendeva. Con questo sistema, con i vecchi incentivi, il reddito tassabile era virtualmente nullo con gli impianti dimensionati sui consumi familiari.

Con il quinto conto energia, invece, lo scambio sul posto è stato eliminato (o, meglio, reso alternativo all'incentivo): la conseguenza è che, di norma, per una famiglia è praticamente impossibile consumare "sul posto e sul momento" più del 50% dell'energia prodotta dal fotovoltaico. Pertanto per il restante 50% dovrà pagare l'imposta sugli incentivi.

Le tasse sulla tariffa ominicomprensiva si pagano in base al reddito Irpef e possono andare dal 23% per redditi inferiori a 15 mila euro passando per il 27% (redditi compresi tra 15mila e 28 mila euro), fino al 38% tra 28 e 55mila euro, 41% sopra i 55mila e 43% sopra ai 75mila.

Sempre in tema di incentivi poi stanno per scadere quelli del conto energia che prevedeva la sua cessazione 30 giorni dopo il raggiungimento di 6,7 miliardi di euro erogati per anno. A gennaio 2013 siamo arrivati a 6,5 miliardi erogati. Mancano solo 200 milioni che si potrebbero esaurire in pochi mesi, il tutto in attesa del sesto conto energia.