Continua la discesa dei prezzi dei pannelli fotovoltaici nel 2021. Il trend, anche se non marcato come negli anni passati, è sicuramente al ribasso tanto da essere arrivati in maniera abbondante ad uno costo inferiore ad 1 euro per watt .
Parliamo ovviamente della sola spesa relativa all' acquisto di moduli solari, sono esclusi gli inverter, contatori, sistemi di fissaggio ed installazione necessari per realizzare un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica.
Attenzione perchè la pandemia da Covid potrebbe far innalzare i prezzi in primavera estate. I volumi di produzione dei produttori cinesi, ma soprattutto i volumi di consegna per l'Europa, sono stati ridotti alla fine dello scorso anno. Vari fattori sono responsabili di questo. Inizialmente c'è stato un aumento dei prezzi per quasi tutte le materie prime nel corso del 2020, probabilmente ancora dovuto ai tempi di fermo della produzione legati al COVID-19 in primavera. Ci sono stati colli di bottiglia e aumenti di prezzo su tutta la linea, che ovviamente hanno avuto un impatto negativo sulla disponibilità di moduli economici .
La corsa all' acquisto di questo prodotto è terminato già da un paio d'anni, dall'estate del 2013 quando si sono esauriti i fondi messi a disposizione dal Gse per il quinto Conto Energia. Lo ricordiamo, con questo sistema ci si garantiva per 20 anni una sostanziosa remunerazione per ogni kilowatt prodotto con sistemi Pv. Il mercato da allora è rallentato e molte aziende hanno chiuso i battenti o hanno riconvertito il loro business.Anche giganti come Sunpower hanno rischiato la chiusura, rifinanziati da interventi governativi. Il mercato del solare però non è morto. Se in paesi come l'Italia e la Germania si è ridotta la domanda, l'attenzione dei brand è ora rivolta al mercato asiatico, in particolar modo alla Cina. Da sempre produttore di energia tramite nucleare, il paese del Sol Levante ora ha cambiato marcia, il solare potrebbe rappresentare una valida alternativa.
Si tratta di una media ponderata. Ci sono ovviamente moduli ad alte prestazioni che costano un 30% in più e moduli, specialmente quelli cinesi di marche come Yingli, Trina, Jinko, Suntech, con cui poter risparmiare.
C'è da dire che la tecnologia non è andata avanti, sostanzialmente una cella fotovoltaica è la stessa che utilizzavamo 40 anni fa sulle calcolatrici elettroniche. E' migliorata l'efficienza che in alcuni moduli ha raggiunto il 20%, che significa una maggiore produzione annuale di energia elettrica.
Ancora più marcata la discesa per il portale pannellisolariprezzi.org riferita al 2021. Cinquantanove centesimi di euro in Europa, siamo comunque in linea con quanto riferito da Pvx. Se pensiamo che nel 2010 in pieno boom delle installazioni di fotovoltaico, in Italia un impianto da 3 Kwp costava 15000 euro e che nel 2015 costa invece 6000 euro, ci rendiamo conto del ribasso.
E' vero che la spesa veniva ripagata in 5-6 anni grazie ai sostanziosi incentivi del Conto Energia, ma anche oggi possiamo "assorbire" l'investimento nello stesso periodo. Le detrazioni fiscali infatti permettono di portare in detrazione per 10 anni il 50% della spesa, per un importo massimo di 96000 euro. In pratica un impianto lo paghiamo la metà. Dal primo gennaio del 2016 le detrazioni scenderanno al 36% per una spesa massima di 48.000 euro.